L’ambiente è il quinto dei sette passi che costituiscono un percorso integrale di costruzione dell’etica civile (leggi anche i passi precedenti: politica, cittadinanza, religioni, educazione.
Un’etica civile davvero globale sa riconoscere nella questione ambientale una delle grandi emergenze di questo nostro tempo, per la dimensione del problema (globale e locale assieme), per gli impatti (sociali, ambientali, economici) e per la complessità delle soluzioni necessarie. Quale convivenza civile in assenza di aria e acqua pulite? E d’altra parte come garantire migliori condizioni di vita riducendo il consumo di risorse e l’inquinamento?
La lotta al degrado ambientale – che è anche degrado sociale – assume oggi un’importanza centrale: una società, per essere civile, deve essere sostenibile. E, d’altra parte, la ricerca della sostenibilità è un’opportunità per percorsi condivisi di rigenerazione sociale, economica, ambientale, che legittimano e favoriscono il riconoscimento tra i soggetti coinvolti.
Nelle città molte buone pratiche disegnano già oggi un più equilibrato rapporto tra economia e ambiente: traiettorie innovative capaci di raccordare valenza educativa e culturale, attenzione al territorio e nuovo valore economico, partecipazione attiva e responsabile, relazioni di fiducia e di solidarietà, messa in rete e collaborazione con istituzioni e imprese locali; un vero orizzonte civile.