Comunicazione, il settimo passo dell’etica civile

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Con questa breve riflessione dedicata alla “comunicazione” si conclude il percorso in 7 tappe per proporre una definizione dell’etica civile e delle sue varie dimensioni. Ne parleremo insieme domani  e domenica al Forum di Milano. 

 

La rivoluzione digitale ha accresciuto drammaticamente l’importanza della comunicazione per la formazione di un ethos civile. Ciò è vero sia per la comunicazione verticale (tra i cittadini e chi esercita una responsabilità a livello pubblico o privato) sia per quella orizzontale (tra istituzioni, tra cittadini e altri soggetti di pari livello).

Entrambe sono essenziali per un solido e condiviso progetto comune: la comunicazione è condizione per un dibattito pubblico libero, informato e plurale, ma è anche strumento di formazione della coscienza civica dei singoli.

Da qui l’esigenza di una comunicazione che, nelle sue varie forme, sia di qualità, corretta, trasparente, costruttiva… in una parola, civile. A tutti i soggetti coinvolti (istituzioni, realtà associative di ogni tipo, professionisti della comunicazione e singoli cittadini) è richiesto quindi un impegno sistematico per la cura delle rispettive modalità comunicative.

Ai mezzi di informazione – quelli tradizionali, come i new media – si chiede, in particolare, la diffusione di notizie documentate e attendibili e una trattazione non estemporanea né superficiale dei grandi temi della convivenza civile.

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