Educazione al pensiero politico attraverso laboratori di formazione alla cittadinanza attiva

La formazione politica oggi ha bisogno di un cambiamento di prospettiva, di essere sempre più profetica, ponendo al centro delle proprie priorità di intervento le storie e i contesti territoriali di marginalità sociale, di chi vive ai margini delle periferie per ripartire e ridefinire la politica proprio dai luoghi dove la contraddizione è più forte e che dicono, in quanto “luoghi di verità”, qualcosa di autentico umanamente per costruire nuove visioni di città, nuove idee di convivenza, nuove azioni comuni.

L’obiettivo dell’educazione politica è, dunque, quello di creare una leadership diffusa nel territorio, di formare tanti giovani, donne e uomini come leader territoriali attraverso agorà sociali dove incontrarsi e che diventino officine della creatività e di generazione di idee nei quartieri, nelle scuole, nelle associazioni, nelle istituzioni pubbliche alla ricerca di una vita buona per sé e per gli altri.

L’obiettivo formativo del cantiere è creare uno spazio di riflessione scientifica ed operativa, di scambio di saperi e di buone pratiche, mettendo insieme pezzi della società che difficilmente si incontrano, invitandoli ad uscire dai propri mondi auto-referenziali, offrendo loro una “piazza”, un luogo dove ri-conoscersi.

Ecco, allora, la proposta schematica del Cantiere di educazione ad un pensiero critico e generativo di cittadini/elettori critici che miri alla:

  • formazione di una leadership diffusa sul territorio;
  • promozione di patti tra generazioni per costruire legami di fiducia con i giovani attraverso laboratori di cittadinanza attiva;
  • ricerca-azione e progettazione partecipata dal basso e dal dentro delle periferie a partire da chi le vive e le abita;
  • tutela dei diritti di tutti attraverso lo scambio a livello nazionale di buone pratiche di welfare di comunità, di mediazione comunitaria dei conflitti, di auto-gestione creativa di spazi di vita e di beni comuni.

Si tratta di scegliere coraggiosamente una politica di frontiera, che sappia ascoltare il grido delle periferie uscendo dai palazzi, una politica di strada che come dice Papa Francesco «sa stare con i piedi nel fango e con le mani nella carne».

 

Chi è interessato a contribuire al cantiere può contattare:

Anna Staropoli – Istituto Arrupe (anna.staropoli@istitutoarrupe.it)